Un immobile confiscato alla mafia diventerà un bene collettivo con l’obiettivo di ampliare la possibilità di accoglienza di Casa Kaire, uno spazio di seconda accoglienza attivo dal 1999 e collocato a Gorgonzola. Qui vengono accolti uomini che hanno perso la propria autonomia per problematiche socio-economiche, uomini in protezione sociale (art.18) provenienti da condizioni di sfruttamento e uomini con un passato di dipendenza e/o grave marginalità (persona senza fissa dimora).
Grazie all’assegnazione di questo presente sul territorio di Gorgonzola, Casa Kaire potrà trasferire la sua sede in una nuova struttura più grande dove ampliare i numeri dell’accoglienza, passando così da 8 a 10 posti disponibili.
Mercoledì 5 luglio, alla presenza del Prefetto di Milano Renato Saccone, il Prefetto per l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Bruno Corda e dell’Onorevole Dott.ssa Ferro, presso la Prefettura della città Metropolitana, è avvenuta la firma della Convenzione di Assegnazione del Bene per trent’anni in comodato d’uso.
La firma di questa Convenzione è opportunità di accoglienza e risposta al disagio abitato di uomini in difficoltà che verranno accompagnati in percorsi individualizzati guidati da operatori appositamente formati. L’obiettivo di questo percorso è quello di portare ad autonomia e indipendenza.
La prima fase di progetto prevede interventi di adeguamento dell’immobile che richiederà un significativo investimento economico per rendere funzionali gli spazi. Grazie alla collaborazione con il territorio e il Servizio Sociale territoriale, prenderà avvio la seconda fase per la costruzione di un modello di segnalazione e presa in carico delle persone in condizioni di disagio. Si stima che i potenziali beneficiari dei percorsi di accoglienza possano essere 14 all’anno.
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