“Telai e macchinari per il cucito come strumenti per combattere la marginalizzazione e la dispersione scolastica”. Apre così la presentazione del nuovo laboratorio inaugurato il 16 dicembre presso l’Istituto Tommaso Grossi di Milano. Si tratta di un progetto pensato per coinvolgere non solo bambini Rom Sinti e Caminanti, ma studenti, genitori, insegnanti e cittadini tutti con lo scopo di combattere la dispersione scolastica e incentivare una scuola sempre più inclusiva.
Cooperative learning e learning by doing sono le strategie principali che fanno riferimento a questa iniziativa: FabLab vuole essere un luogo di rigenerazione sociale aperto a tutti, un luogo dove favorire l’inclusione sociale in zone complesse di Milano, condividendo un’attività come quella sartoriale, ma non solo.
All’inaugurazione hanno partecipato i rappresentanti degli enti promotori, genitori e bambini che si sono messi subito alla scoperta del laboratorio.
L’attività nasce grazie al progetto P.A.R.I., portato avanti dalla nostra équipe con la collaborazione del Comune di Milano, Architetti senza Frontiere e altri numerosi partner, uniti nella trasformazione delle scuole dei quartieri più complessi della città per favorire innovazione e inclusione sociale.
Le attività del progetto P.A.R.I coinvolgono non solo bambini Rom Sinti e Caminanti, ma più di 1200 persone tra studenti, insegnanti e genitori delle scuole primarie Tommaso Grossi, Arcadia e Perasso. Tutto questo, viene portato avanti grazie alla collaborazione di diverse realtà, tra cui anche Casa della Carità, Comunità Sant’Egidio e Atlantis Company.
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