Virus, epidemia, pandemia sono tutte parole che ormai sono entrate a far parte della nostra quotidianità.
Noi tutti, senza distinzioni stiamo affrontando una vera e propria crisi ma sicuramente è ancora più difficile per chi già nella quotidianità combatte contro la violenza psichica, fisica e l’ingiustizia.
Noi di Fondazione Somaschi (che da oltre 500 anni, grazie all’ordine dei Padri Somaschi) siamo al servizio del prossimo, accogliamo e tuteliamo gli “ultimi” oggi ci sentiamo di doverlo fare ancora di più proprio per far fronte anche a questo periodo di crisi sanitaria.
Nonostante le difficoltà che comporta questo momento storico, tutti i nostri educatori ed operatori non perdono di vista i più bisognosi e sono costantemente al lavoro per garantire, gli alti livelli dei nostri servizi di accoglienza, assistenza e supporto psicologico.
Un esempio della presenza di Fondazione è la riapertura del Drop-in di Milano (il centro diurno dedicato alle persone senza fissa dimora) che dopo un breve periodo di chiusura per poter attivare tutte le precauzioni sanitarie ha ripreso l’attività almeno per garantire agli utenti i servizi igienici, le docce e una merenda calda.
Nonostante le restrizioni ministeriali i nostri operatori dei Centri Antiviolenza dedicati alle donne vittime di violenza hanno intensificato il loro lavoro per garantire assistenza telefonica, via email o con videochiamate (e qualora fosse necessario – in emergenza – garantire anche la presenza fisica) a chi vive delle situazioni di estrema violenza.
Questi sono solo alcuni esempi di come ogni giorno ci stiamo battendo, in prima linea, a sostegno dei più deboli, perché ora più che mai, è importante non lasciare indietro nessuno.
Aiutaci a garantire i nostri servizi a tutte le persone che più di chiunque altro ne stanno risentendo di questa crisi.
Non essere indifferente, lava le mani ma non lavartene le mani.
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