Progetto P.A.R.I.

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

Progetto P.A.R.I.: scuole più inclusive nella Milano fragile

Trasformare le scuole dei quartieri più difficili di Milano in punti di riferimento dell’innovazione e dell’inclusione. È l’obiettivo di progetto “P.a.r.i”, finalizzato a realizzare attività di eccellenza in istituti scolastici localizzati in contesti segnati dalla fragilità sociale e promosso dalla Fondazione Somaschi in collaborazione con il Comune di Milano e altri otto partner(Atlantis Company, Centro Ambrosiano di Solidarietà Onlus, Comunità di Sant’Egidio Milano Onlus, Fondazione Casa della Carità A. Abriani Onlus, Progetto A. Società Cooperativa Sociale, Zero5).

Il progetto, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, coinvolge, in particolare, tre istituti scolastici –il “Tommaso Grossi” di via Monte Velino, l’Arcadia di via dell’Arcadia e il Perassodi via Bottego – e prevede attività di cooperative learning, laboratori e iniziative di rigenerazione degli spazi scolastici.

L’iniziativa è rivolta, complessivamente, a 1.200 bambini, ma prevede anche attività in favore degli insegnati delle scuole interessate e del nucleo familiare degli alunni.

Le tre scuole coinvolte sono localizzate in zone di Milano caratterizzate dalla presenza di insediamenti formali e non formali della comunità Rom, e tra gli obiettivi centrali del progetto c’è, quello di combattere la dispersione scolastica e favorire l’inclusione. Il lavoro nella scuola, è rivolto non solo ai bambini di origine RomSinti e Camminanti, ma a tutti gli alunni presenti nelle classi interessate dal progetto, con l’idea che una scuola inclusiva sia una scuola accogliente e migliore per tutti. La “questione rom” non viene letta quindi come “problema”, ma come occasione per mettere in campo un intervento di sistema incentrato sulla strategia del cooperativelearning e del learning by doing.

Nei prossimi mesiverranno attivati infatti nelle tre scuole 30 laboratoridi learning by doinglegati all’utilizzo di oggetti multimediali, al teatro, alla musica, alla narrazione, al problemsolving e al pensiero computazionale, che vedranno la partecipazione di operatori specializzati ma anche di insegnanti adeguatamente formati per questa tipologia di attività. Il progetto prevede, infatti, anche attività di formazione, sulla metodologiadella cooperativelearning, in favore dei docenti e del nucleo familiare degli alunni.

Successivamente, in collaborazione con “Architetti senza frontiere”, si procederà alla realizzazione di tre FabLab, ovvero tre spazi dove gli alunni potranno “imparare sul campo” e mettere in pratica le nozioni acquisite nel corso delle attività di formazione. Questi ultimi, in particolare, verranno allestiti a valle di un processo di progettazione partecipata finalizzata all’individuazione degli spazi da rigenerare, al recupero funzionale di questi ultimi e l’allestimento degli spazi.

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